Orecchini Cornelia
Il nostro design più maestoso e regale è essenzialmente classico e universalmente lusinghiero, con una pietra cabochon a taglio quadrato incastonata in una montatura ornata e un pendente a sfera decorato, sottostante. Si basa su diversi esempi romani antichi dei primi e secondi secoli d.C. L'alto numero di esempi rimanenti attesta la sua incredibile popolarità in epoca romana.
Per gli antichi romani e per coloro che li studiano, il nome Cornelia evoca la donna più maestosa e la madre più pia: Cornelia, madre dei Gracchi, che è stata considerata esempio dell'epitome della matrona romana, da tutti.
Cornelia (c. 190 - 115 a.C.) era la figlia del celebre generale e eroe della Seconda Guerra Punica, Publio Cornelio Scipione Africano. Sposò Tiberio Sempronio Gracco e la coppia ebbe insieme 12 figli. Due di questi furono i futuri eroi della plebe romana, Tiberio e Gaio Gracco, che tentarono di sfidare le tradizionali istituzioni politiche aristocratiche di Roma, al fine di portare avanti riforme popolari. Cornelia era infatti una madre devota che si assicurava che i suoi figli fossero altamente istruiti e sostenne le loro carriere politiche senza esitazioni. Ma era anche molto istruita lei stessa, avendo studiato la letteratura greca e latina con i vari studiosi e filosofi che portò a Roma. Rimangono due potenti lettere che Cornelia scrisse a suo figlio Gaio, che la rendono una delle sole quattro donne romane il cui lavoro scritto è sopravvissuto fino ad oggi.
La moralista Plutarco ci racconta di più sul suo forte e ammirabile carattere, in particolare dopo la morte di Tiberio, che la lasciò con 12 figli da crescere: "Cornelia ha preso in carico i bambini e la proprietà, e si è dimostrata [essere] così discreta, una così buona madre e così magnanima. Perché quando il re Tolomeo le offrì di condividere la sua corona e cercò la sua mano in matrimonio, lei lo rifiutò e rimase vedova. In questo stato ha perso la maggior parte dei suoi figli, ma tre sono sopravvissuti; una figlia, che sposò Scipione il Giovane, e due figli, Tiberio e Gaio, le cui vite ora racconto. Questi figli Cornelia li allevò con tale scrupolosa cura che, sebbene si riconosca che nessun altro romano fosse così ben dotato dalla natura, si pensava che dovessero le loro virtù più alla [sua] educazione che alla natura." Vita di Tiberio Gracco, 1.4-5
A Cornelia, i suoi figli erano i suoi "gioielli" (Valerio Massimo, Memorabilia 4.4).